La visita al museo interreligioso di Bertinoro

Il fondamentalismo religioso nasce dal rifiuto della cultura quale spazio fondamentale per l’incontro e il dialogo con gli altri. Questo è stato il viaggio esperienziale di tutte le classi seconde dell’Istituto comprensivo Gentile da Foligno, oltre 150 studenti, presso il museo interreligioso di Bertinoro dedicato all’Ebraismo, al Cristianesimo ed all’Islam, nell’ambito del Progetto Cittadini del Mondo area salvaguardia del creato ed accoglienza, promosso dalla Diocesi di Foligno. Nelle religioni monoteistiche, ha sottolineato Enrico Bertone direttore del museo, il viaggio ed il pellegrinaggio sono momenti fondamentali per la scoperta di sé e dell’altro, per scoprire l’identità e le differenze che sono irripetibili occasioni di arricchimento e costituiscono la bellezza dell’uomo religioso. La salvaguardia del creato è uno dei temi importanti per le tre grandi religioni abramitiche che ci aiutano a comprendere il contributo dell’umanità nella creazione di Dio attraverso anche la conoscenza e la tecnica. “Utilizziamo la conoscenza scientifica e tecnologica – sottolinea Bertone – per liberarci dalle fatiche fisiche ma è anche l’esperienza della signoria dello spirito sulla materia. Perciò la conoscenza e la fede devono supportare insieme la tecnica per essere pensata consapevolmente”. Secondo le religioni monoteistiche la tecnica deve contribuire al mandato biblico “di coltivare e custodire la terra” e al dettato del Corano “sulla terra avrete dimora e ne godrete per un tempo stabilito”. La festa ebraica Tu-Bishvat, capodanno degli alberi, rappresenta una sorta di ringraziamento per la fecondità della terra nell'anno precedente e un'occasione di augurarsi un raccolto migliore per l'anno successivo. Soprattutto è importante questa festa, ha concluso Bertone, per quattro motivi che devono sempre ricordare il rispetto per il creato, la solidarietà sociale, la riflessione sulla natura dell’uomo, la responsabilità dell’umanità nei confronti del creato.

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