Viaggio di distruzione e creazione verso Bruxelles

Se c'è una cosa che ho imparato grazie a questo viaggio è che non può esserci creazione senza distruzione. Molte delle persone che vivono la propria realtà si accontentano, chiudono la porta a chiave e non vogliono più sapere cosa c'è "al di là". Spesso si pensa che la nostra sia l'unica realtà possibile e che non sia necessario allargare la propria visuale; per questo esistono atteggiamenti come il fondamentalismo, il razzismo o un qualsiasi preconcetto. Questa è una delle ragioni per cui non ci sentiamo cittadini europei. Con questa visita abbiamo avuto la grande opportunità di "distruggere" i nostri confini mentali e "creare" una nuova visione d'insieme, che permette di osservare le cose dall'alto, potendone godere a pieno. L'Unione Europea è questo grande progetto iniziato proprio da un italiano, Altiero Spinelli, che ha avuto successo perché ha risposto ad un bisogno reale dell'Europa: l’unione dopo un così distruttivo evento come la seconda guerra mondiale; distruzione e creazione, o se preferiamo, Eros e Thanatos, Amore e Morte. Abbiamo la forza di distruggere questa barriera e sentirci parte di una comunità internazionale? Alcuni pensano che vada bene così, che non sia necessario, che si debba rimanere aggrappati alle nostre tradizioni con forza, ma far parte di una comunità europea non significa perdere il particolare o la propria identità. Il cuore è uno degli organi più importanti del corpo e rimarrà sempre ben distinto dagli altri, ma deve essere inserito in un organismo per poter funzionare, così ogni stato dell’Unione. Ogni deputato ha il diritto e dovere di esprimersi nella lingua madre, di mantenere la propria cultura, di sentirsi in ogni occasione - che si trovi a casa, nella propria regione, nella propria nazione, o in un volo per Bruxelles - cittadino del proprio paese e allo stesso tempo, cittadino del mondo. Il viaggio stesso è nato come una “distruzione” delle normali forme in cui vengono inseriti gli alunni; il gruppo era composto da studenti di ogni scuola e ne è nato un grande esempio di coesione che ha reso l’esperienza solo più speciale.
Luca Schiavoni 5CST  Liceo scientifico G. Marconi

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