1001 emozioni a Bruxelles

Protagonisti di un’esperienza unica siamo stati noi studenti delle varie scuole di Foligno. All’inizio eravamo timorosi sulla compagnia perché non ci conoscevamo tra di noi, ma il ghiaccio si è rotto subito dopo che ci siamo ripresi dallo shock della sveglia alle 3 di mattina e aver superato la paura di vederci catapultati in un ”mondo” diverso. Abbiamo abbattuto le barriere dei pregiudizi scolastici dando vita a un gruppo che, pur avendo indirizzi di formazione diversi, si è unito saldamente in questo progetto. Lo scopo era quello di renderci più partecipi della comunità europea, di sentirci cittadini europei permettendoci di conoscere le istituzioni del parlamento presente a Bruxelles e in particolare alcuni onorevoli che ci rappresentano. Ci siamo riusciti. Ci siamo veramente sentiti cittadini del mondo (questo infatti era anche il nome del progetto). Cittadini che hanno condiviso questa occasione irripetibile insieme! 7, 8 e 9 febbraio sono stati i gelidi giorni della nostra permanenza in Belgio. Tutti abbiamo fatto esperienze nuove, da chi non aveva mai preso l’aereo a chi non aveva mai mangiato il tipico dolce nordico di nome Waffel. Bruxelles, che è stata la meta del nostro viaggio, ci ha affascinato per la sua grandiosità, ci ha fatto riflettere su quanto noi siamo realmente piccoli. Il suo splendore era mozzafiato, da farci sentire completamente spaesati. Siamo stati fortunati nel vivere Bruxelles nella sua vera essenza glaciale. Il secondo giorno è stato quello più carico di emozioni dalla visita mattutina al bellissimo borgo di Bruges che dava una sensazione di accoglienza all’incontro con i parlamentari italiani nell’immenso edificio dedicato ad Altiero Spinelli. Siamo stati colpiti dai canali che percorrono l’interno della città di Bruges che in quesperiodo dell’anno sono completamente ghiacciati e che addirittura permettono agli abitanti di pattinarci. La giornata in questo caratteristico paesino a 15 km dal mare del Nord è passata velocemente tra mille risate, e senza accorgercene era già arrivata l’ora della nostra visita al parlamento europeo. L’ edificio ci ha impressionato per la sua maestosità. Siamo rimasti sorpresi di quanta facilità caratterizzava quegli onorevoli nel parlare diverse lingue come fosse la propria e di come questi tra di loro fossero legati da stretti rapporti di amicizia, sebbene provenissero da culture, realtà differenti. La coesione che si viene creando nell’emiciclo, l’enorme camera parlamentare, dimostra che con la volontà, il sacrificio e la grinta di chi vuole cambiare le cose ci si può porre grandi obiettivi, come trovare un accordo tra persone con culture differenti portando avanti un’infinità di propositi, che un giorno speriamo si possano concretizzare. Questo rivela che i detti popolari molto spesso hanno ragione; mi sembra proprio il caso di citare l’unione fa la forza.
 Angelita Ciancaleoni VBLS, Ambra Guglielmini IIIAS, Luisa Rossettito IIIBS
Istituto Istruzione Classica F. Frezzi

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