Un abbraccio giovane alla città di Foligno


Un grande corteo di giovani ha invaso, sabato 21 aprile, le vie della città di Foligno. Una marcia “Abbraccio alla città” festosa, colorata, pensante, vivace, di studentesse e di studenti a conclusione della settimana culturale “Giovani idee per il territorio” proposta dalle scuole superiori di secondo grado e di primo grado “Gentile da Foligno” e “Galileo Galilei” di Sant’Eraclio nell’ambito del Progetto Cittadini del Mondo in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale per l’Umbria. Progetto, promosso dalla Diocesi di Foligno, che nell’anno scolastico 2011-2012 ha affrontato i temi della salvaguardia del creato ed accoglienza, scienza e progresso. Una moltitudine di volti per dire alla nostra città, alle nostre istituzioni, che i giovani “ci sono” e che se resi veramente protagonisti possono essere, come recita uno dei slogan realizzati dai ragazzi, “la nostra speranza che effonde nuove idee”. In piazza della Repubblica, accolti dalla dott.ssa Rita Zampolini assessore all’istruzione del Comune di Foligno, l’allegria è diventata anche impegno per il proprio futuro, mettendo la propria firma, il proprio nome, condividendo le idee, sul manifesto “Noi: un passo verso l’Europa” attraverso più cittadinanza, più integrazione, più accoglienza, più diversità. Lo slogan è stato realizzato da alcuni giovani che hanno vissuto, in questo anno scolastico, l’esperienza di conoscenza, attraverso l’impegno della Provincia di Perugia, delle istituzione europee a Bruxelles.
Il corteo, ha avuto il suo momento conclusivo al Chiostro della Chiesa di San Giacomo dove gli oltre 500 giovani sono stati accolti da Mons. Gualtiero Sigismondi Vescovo di Foligno. Musiche, danze, coreografie, realizzate dagli stessi studenti, hanno fatto da cornice al quattrocentesco chiostro di San Giacomo. Un frastuono per dire, attraverso le speranze delle nuove generazioni,  alla città, alle istituzioni, “il mondo che vorrei”: eliminare la fame e la povertà nel mondo, assicurare l’istruzione a tutti, promuovere l’uguaglianza, ridurre la mortalità infantile, migliorare la salute materna, combattere le tante malattie mortali, assicurare la sostenibilità ambientale, sviluppare una partnership globale più responsabile per lo sviluppo.

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